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Le nozze di Figaro, K.492 (Dramma giocoso in quattro atti):In quegl' anni, in cui val poco (No. 26, Aria: Basilio) - Teodor Currentzis/Wolfgang Amadeus Mozart.lrc

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[00:00.000] 作曲 : Wolfgang Amadeus Mozart
[00:08.884]In quegl'anni, in cui val poco
[00:12.958]la mal pratica ragion,
[00:16.557]ebbi anch'io lo stesso foco,
[00:20.178]fui quel pazzo ch'or non son.
[00:27.499]Che col tempo e coi perigli
[00:33.680]donna flemma capitò;
[00:34.697]e i capricci, ed i puntigli
[00:38.864]della testa mi cavò.
[00:46.730]Presso un piccolo abituro
[00:50.336]seco lei mi trasse un giorno,
[00:52.312]e togliendo giù dal muro
[00:54.086]del pacifico soggiorno
[00:56.557]una pella di somaro,
[01:01.558]prendi disse, oh figlio caro,
[01:09.933]poi disparve, e mi lasciò.
[01:20.650]Mentre ancor tacito
[01:24.907]guardo quel dono,
[01:34.185]il ciel s'annuvola
[01:36.140]rimbomba il tuono,
[01:38.372]mista alla grandine
[01:40.609]scroscia la piova,
[01:44.038]ecco le membra
[01:46.774]coprir mi giova
[01:49.900]col manto d'asino
[01:53.043]che mi donò.
[02:01.536]Finisce il turbine,
[02:03.264]nè fo due passi
[02:05.174]che fiera orribile
[02:08.234]dianzi a me fassi;
[02:12.468]già già mi tocca
[02:14.745]l'ingorda bocca,
[02:17.948]già di difendermi
[02:20.138]speme non ho.
[02:33.577]Ma il finto ignobile
[02:38.650]del mio vestito
[02:40.113]tolse alla belva
[02:42.712]sì l'appetito,
[02:44.993]che disprezzandomi
[02:50.265]si rinselvò.
[02:58.590]Così conoscere
[03:00.885]mi fè la sorte,
[03:03.277]ch'onte, pericoli,
[03:05.609]vergogna, e morte
[03:08.738]col cuoio d'asino
[03:11.008]fuggir si può.
文本歌词
作曲 : Wolfgang Amadeus Mozart
In quegl'anni, in cui val poco
la mal pratica ragion,
ebbi anch'io lo stesso foco,
fui quel pazzo ch'or non son.
Che col tempo e coi perigli
donna flemma capitò;
e i capricci, ed i puntigli
della testa mi cavò.
Presso un piccolo abituro
seco lei mi trasse un giorno,
e togliendo giù dal muro
del pacifico soggiorno
una pella di somaro,
prendi disse, oh figlio caro,
poi disparve, e mi lasciò.
Mentre ancor tacito
guardo quel dono,
il ciel s'annuvola
rimbomba il tuono,
mista alla grandine
scroscia la piova,
ecco le membra
coprir mi giova
col manto d'asino
che mi donò.
Finisce il turbine,
nè fo due passi
che fiera orribile
dianzi a me fassi;
già già mi tocca
l'ingorda bocca,
già di difendermi
speme non ho.
Ma il finto ignobile
del mio vestito
tolse alla belva
sì l'appetito,
che disprezzandomi
si rinselvò.
Così conoscere
mi fè la sorte,
ch'onte, pericoli,
vergogna, e morte
col cuoio d'asino
fuggir si può.